Glutatione formula plus

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GLUTATIONE è un tripeptide (costituito da tre amminoacidi) formato da cisteina,acido glutammico e glicina.
Questo composto biologicamente attivo è prezioso per la prevenzione e la cura di numerose malattie degenerative.
Il suo ruolo di inibizione dell’azione dei radicali liberi è ampiamente dimostrato.
I radicali liberi, che spesso sono il risultato di reazioni perossidasiche dei grassi, sono imuunosoppressori, mutageni, cancerogeni e promotori di legami crociati e, di conseguenza, del processo di invecchiamento.

La prevenzione e il rallentamento dell’attività dei radicali liberi è uno dei principali contributi della categoria di sostanze che agiscono come antiossidanti, quali la vitamina A, C, E, il minerale selenio, e amminoacidi quali metionina, cisteina e il tripeptide glutatione, poiché i radicali liberi sono costituiti da un elemento separato di una molecole.

La reazione di peridoossasi dei lipidi si verifica quando grassi saturi e non saturi sono esposti a ossigeno (rancidità). Ne derivano perossidi, uno dei quali è il perossido d’idrogeno (decolorante). I radicali sono un componente del risultato finale di questo processo. L’interazione tra i radicali liberi e DNA/RNA può provocare delle alterazioni genetiche all’interno della cellula, e causare una “ anarchia biochimica”.

L’interazione dei radicali liberi con strutture proteiche provoca tra l’altro, il graduale sviluppo di legami crociati nelle fibre collagene, che è il sintomo caratteristico dell’ invecchiamento.

In pratica i tessuti si restringono, interferiscono con la circolazione e il drenaggio a livello cellulare, e diventano coriacei, contratti e rigidi. Il glutatione svolge un’azione estremamente efficace contro i radicali liberi e l’accelerazione del processo di invecchiamento, determinando a livello extracellulare l’inbizione dell’attività di radicali liberi e perossidi lipidici; a livello intrecellulare, la stessa funzione viene svolta da un enzima del glutatione, il perissodasi; in questa enzima. Il tripeptide è combinato con selenio.

Esperimenti alla Lousville Scool of Medicine hanno chiaramente dimostrato l’esistenza di un legame tra l’invecchiamento e la diminuizione della presenza del glutatione. Da un confronto tra animali giovani e anziani è emerso che la presenza di glutatione in tutti i tessuti si riduce almeno del 34% negli animali più anziani; ne consegue una notevole differenza nella capacità disintossicanti dell’organismo, oltre che nel processo di invecchiamento attraverso legami crociati da proteine.

In esperimenti effetuati alla Harvard Scool si è dimostrato che il glutatione è in grado di migliorare le capacità immunoprotettive di determinate cellule. In esperimenti che prevedevano l’immissiione di fumo in una coltura tissutale, la normale reazione compromissione della funzione fagocistica era inibita dalla presenza di glutatione.

L’idea che il glutatione possa avere un ruolo nella prevenzione del cancro è sostenuto da esperimenti nei quali la somministrazione della sostanza ha prodotto una regressione di tumori indotti dal fegato, già in fase avanzata di sviluppo. Se in condizioni normali l’agente chimico cangerogeno avrebbe prodotto nel cento per cento dei casi lo sviluppo di un cancro al fegato, con la somministrazione di glutatione più dell’80% per cento dei ratti erano ancora vivi e in salute dopo due anni.

Il glutatione svolge anche un’azione efficace nella detossificazione dei metalli pesanti poiché è in grado di rimuovere dall’organismo, senza danneggiarlo, piombo, cadmio, mercurio e alluminio.

Inoltre il glutatione è utile quale agente disintossicante del fegato. Si ritiene quindi che questa sostanza sia in grado di prevenire in vari modi i danni epatici prodotti dall’alccol. In primo luogo, con l’effetiva riduzionie del degli idroperossidi, prima che attacchino i grassi saturi; in secondo luogo, la conversione di idroperossidi lipidici in composti idrossicidi innocui. Inoltre, il glutatione consente al fegato di rimuovere i composti indisiderati per escrezione, attraverso la bile, mediante l’azine di glutatione-S transferasi.

Blecham e Klita fanno rilevare che, come per qualsiasi sostanza nell’organismo, si tratti di una vitamina, di un minerale o di altro, è necessario stabilire le esigenze biochimiche specifiche di ciascun individuo; ciò che si dimostra efficace per la salute di un individuo può rilevarsi completamente inutile per un altro.
Comunque, a quanto pare il glutatione è un composto naturale molto promettente, con un raggio d’azione veramente ampio nei processi di disintossicazione e invecchiamento.

ACIDO LIPOICO è una sostanza simile ad una vitamina che ha la struttura di un acido grasso solforato. Il fegato e il lievito sono tra i cibi contenenti grandi quantità di acido lipoico.
Gli usi principali dell’acido lipoico si trovano soprattutto nella cura del diabete, AIDS, cirrosi epatica ed epatopatie, malattie cardiache, polinevriti e malattie degenerative, cataratta, tossicità dai metalli pesanti, disintossicazione, in genere può anche favorire la produzione di energia.
L’acido lipoico è un efficace antiossidante, unico nel suo genere in quanto è efficace sia contro i radicali liberi lipofili sia contro quelli idrofili, essendo sia liposolubile che idrosolubile, in modo da poter agire all’interno della cellula, sulle menbrane e negli spazi intercellulari, sia nelle aree idrofile che lipofile. Esso svolge un effetto di rigenerazione e salvaguardia sulla vitamina C, il glutatione e la vitamina E, i quali possono continuare ad esercitare la loro azione protettiva contro i danni da radicali liberi.
L’acido lipoico ricicla direttamente la vitamina C e indirettamente la vitamina E, aumenta il livello di glutatione nelle cellulle e fa mantenere normale il livello di Coenzima Q10.

SELENIO CHELATO lavora in sinergia con la vitamina E, vitamina C, ciò significa che insieme raddopiano l’effetto.
Essi sono antiossidanti, quindi prevengono e rallentano l’invecchiamento e l’indurimento dei tessuti, proteggendo le cellule dai radicali liberi, neutralizza certi cancerogeni e protegge da alcuni cancri.

VITAMINA C è senz’altro la vitamina più importante e necessaria; mantiene sano il collagene che costituisce il tessuto connetivo; aumenta le difese immunitarie e combatte tutti i tipi di infezioni, a cominciare dal comune raffreddore; aiuta a mantenere una buona pelle, a riparere i tessuti lacerati (esempio ferite) aumenta l’assorbimento del ferro.

COENZIMA Q10: è una sostanza simile alle vitamine, assomiglia alla vitamina E, ma può essere un antiossidante ancora più potente, Viene anche chiamato ubichinone. Il coenzima Q10 diminuisce con l’età e dovrebbe essere inserito, con la dieta. Svolge un ruolo sostanziale nell’efficienza del sistema immunitario e nel processo di invecchiamento. Il New England Institute riferisce che il coenzima Q10 da solo ha dato risultati soddisfacenti in esperimenti su animali affetti da tumori e da leucemia riducendone la mortalità. Sono stati effettuati esami clinici insieme alla chemioterapia per ridurre gli effetti collaterali dei farmaci. In Giappone è usato nel trattamento delle malattie cardiache e dell’ipertensione, ed è utilizzato anche per migliorare il sistema immunitario.